Ma alla fine, qual è il senso della vita?

La domanda delle domande. In quanto essere umani, non ci è dato sapere. La prima volta che mi chiesi quale fosse il senso della vita ero molto piccola e mi accorsi per la prima volta che anche i tuoi eroi, coloro che da bambina pensi sappiano tutto, che abbiano sempre una risposta giusta per tutto (i tuoi genitori), non sapevano cosa dirmi. Chi sei? Cosa vuoi dalla vita? Come rendere la tua esistenza memorabile, degna, virtuosa?

Nella filosofia, nelle arti, nella letteratura, troviamo studiosi, appassionati, esseri umani, che hanno dedicato la loro esistenza a questa singola, semplice domanda. Sembra che da quando l’uomo esiste sulla terra, abbia sempre avuto una spinta alla riflessione, una forza che proveniva dalle viscere delle interiora che inevitabilmente si portava dietro quasi un crollo, un’arresa, un senso di vuoto e impotenza di fronte all’immensità del creato.

Io, come ognuno di noi, ho provato questa sensazione, e tutt’ora mi trovo davanti a un gigante che mi guarda dall’alto. Alzo gli occhi al cielo e guardo le stelle.

Il senso della vita, torniamo indietro per guardare avanti

È quasi un’ovvietà parlare dei filosofi greci e di Socrate. Alla ricerca della verità, per la ricerca della felicità. La verità è il fulcro attorno al quale si forma la filosofia di Socrate, la maieutica.

Sono più di duemila anni che si parla di Socrate, si studia, si analizza, ci si confronta, è un dialogo aperto, tra me e te, tra te e il tuo amico, tra gli altri e loro. Un dialogo incessante, un dialogo composto da domande, un dialogo libero, profondo, non scontato, non banale, sempre dinamico.

Io sono innamorata dell’essere umano, in tutte le sue forme e contenuti. Provo qualcosa di immensamente forte quando mi trovo di fronte a una persona, che ha la sua storia, le sue peculiarità, le sue contraddizioni, le sue verità.

In fondo, cercare la verità, non è prescindibile dalla soggettività di ognuno di noi come individui. Pertanto come può esserci una verità unica se siamo miliardi di individui diversi, ognuno con il proprio background culturale ed esperienziale?

Ecco che le questioni si infittiscono, si complicano e semplificano allo stesso tempo: c’è il libero arbitrio, la possibilità di scelta che ci dà la direzione. Per Socrate la scienza a cui dobbiamo rifarci è la scienza del bene. Il bene è il nostro faro nell’oscurità della notte, è ciò che ci conduce alla verità, è già dentro di noi. È la mia scelta: la conoscenza della verità subordinata alla scienza del bene.

Ma questa riflessione è molto lontana da aver la pretesa di sostituire gli studiosi, i letterati e i filosofi contemporanei al confronto sull’argomento. Questa è solamente la mia personale e umile visione, condivisibile come no.

È ciò che mi ha spinto a leggere e cercare di capire. La verità, qual è? Chi sono io? Cosa ci faccio qui? Perché non là, ma qua?

Il senso della vita, la dichiarazione

Sì, il mondo intorno molte volte ci lascia esterrefatti, prendiamo strade che non sappiamo il perché abbiamo deciso di intraprendere, parliamo troppo, viviamo nell’ansia, amiamo e ci arrabbiamo, esultiamo e ci emozioniamo, creiamo e distruggiamo.

Il taoismo, dottrina filosofica nata in Cina, racconta il concetto di opposto tramite il suo simbolo: il tao. Lo yin e lo yang, il bene e il male, il femminile e il maschile, la luce e l’oscurità, il divenire di tutte le cose che avviene grazie a movimenti opposti nei due estremi.

donna al tramonto

Ma chi fa il male è perché ha ignoranza del bene, ovvero non lo conosce, dice Socrate. Come essere umano in possesso di medie facoltà mentali, affermo che sono concorde a questa affermazione di Socrate. Tuttavia c’è sempre quella possibilità di scegliere, e si può scegliere la via del male pur conoscendo la via del bene, nonostante la consapevolezza che questa porti all’infelicità.

Ci vuole coraggio, ci vuole una spinta, ci vuole il desiderio di agire e decidere. La parola “decidere” è una parola incredibile; aderisce bene alla sua funzione se e solo se, è legata a un sentimento autentico, vero, puro e coerente con la nostra essenza più vera.

Qual è la mia morale? Quali sono i miei valori? Qual è il mio potenziale umano che può essere sparso e dedicato al mondo?

vita

Adesso ci divertiamo!

La mia visione è quella di un mondo fondato su valori morali condivisi, volti al ben-essere di ogni individuo, della comunità e della società. Un mondo di persone felici, ognuna con il proprio essere, le proprie esperienze, le contraddizioni.

Persone che decidono di migliorarsi e di diventare la versione migliore di sé, in un incessante e infinito lavoro verso l’auto-miglioramento.

E quello che mi chiedo quando incontro una persona, un’azienda, un sognatore, un essere umano: qual è il senso della vita per questo individuo?

Quali cose meravigliose può donare a sé stesso e ai suoi affetti? Quali frequenze elevate può inviare nella melma energetica in cui siamo immersi? Qual è la sua leggenda personale, oggi?

Il senso della vita è la ricerca di questa risposta, andando nella direzione del bene, aderendo sempre più alla versione più autentica di noi stessi, consapevoli delle contraddizioni che ci appartengono, accentandole e amandole perché ci rendono quegli esseri strabilianti quali siamo.

Questa è la mia scelta, il mio percorso, quello che la mia anima deve fare.

P.S. Tu, sì tu, chi sei, quali sentimenti provi, come ti svegli la mattina, qual è la tua vocazione?

Buona energia di vita

Sabrina

categoria:
Coaching
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